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Prima del concepimento e primo trimestre
Mantenere il miglior controllo glicemico possibile prima del concepimento e all’inizio della gravidanza riduce il rischio di complicanze per il bambino. Tuttavia, è anche un momento in cui per la madre aumenta il rischio di ipoglicemie, e quindi è probabile che le dosi d’insulina diminuiscano più avanti nel corso del primo trimestre.
Secondo trimestre
A questo stadio della gravidanza, la placenta si è completamente sviluppata ed i livelli ormonali cominciano a salire costantemente, con un conseguente aumento anche del fabbisogno d’insulina. In particolare può risultare necessario aumentare i boli prima di mangiare per mantenere uno stretto controllo glicemico dopo i pasti.
Terzo trimestre
Dato che nell’ultima fase della gravidanza l’insulina viene assorbita più lentamente e può essere meno efficace nell’abbassare la glicemia, può risultare necessario assumere dosi maggiori e in anticipo, anche fino a 30-40 minuti prima di mangiare. Tenere uno stretto controllo glicemico nell’ultimo trimestre può favorire l’ultima fase dello sviluppo degli organi del bambino , favorisce un peso normale alla nascita e riduce il rischio d’ipoglicemia nel neonato.
Travaglio e parto
Durante il parto, la glicemia viene attentamente monitorata per assicurarsi che resti entro i valori target. Può risultare necessario somministrare alcuni piccoli boli, e per questo motivo molte donne scelgono di continuare la terapia con microinfusore durante il parto. Subito dopo il parto e nelle 24 ore successive, il fabbisogno d’insulina scende notevolmente e può essere necessario modificare i valori target di glicemia.
Di ritorno a casa
Adattarsi alla vita con un bambino appena nato implica spesso un totale sconvolgimento dei ritmi del sonno e dei pasti, il che può essere veramente complicato per chi deve anche gestire il proprio diabete. Per le mamme che allattano i livelli glicemici possono precipitare velocemente durante e dopo l’allattamento, e diventa quindi particolarmente importante controllare regolarmente la glicemia e ridurre se necessario le dosi d’insulina.
Dopo solo un mese di terapia con microinfusore di insulina i miei valori di emoglobina glicata sono scesi da 8,3% a 6,2% e ho anche scoperto di essere già incinta! Passando dalla terapia multiniettiva alla terapia con microinfusore sono riuscita a raggiungere un controllo glicemico migliore, ma ho anche scoperto una libertà nuova che non mi sarei mai sognata prima!
- MARIA
RIDUCENDO I VALORI DI EMOGLOBINA GLICATA SI RIDUCONO I RISCHI DI COMPLICANZE
HbA1c: l'emoglobina glicata è una stima importante che indica se la gestione del diabete è efficace. Si ottiene misurando la quantità di glucosio che si è lega ai globuli rossi del sangue nei 2-3 mesi precedenti e permette così di valutare il livello di controllo del diabete.
Mantenere un buon controllo glicemico durante la gravidanza è un obiettivo fondamentale per le donne con diabete di Tipo 1. L'HbA1c deve essere controllata ogni 3 mesi con l'obiettivo di mantenerla sotto il 7% o entro il livello stabilito dal medico.*
Per questo motivo, molte donne devono intensificare la propria terapia per raggiungere i valori target senza sperimentare ipoglicemie. Questo può includere:
- Somministrazione di piccoli boli correttivi durante il giorno in caso di superamento dei valori target, e quindi necessità di più iniezioni.
- Dosaggio più preciso dell’insulina preprandiale per garantire un buon controllo glicemico dopo il pasto ed evitare ulteriori dosi correttive.
- Controllo frequente della glicemia per bilanciare correttamente gli aggiustamenti terapeutici.

Quindi, una donna con il diabete di Tipo 1 che desidera avere un bambino, o che è già in attesa, come può fare a mantenere un buon controllo glicemico proprio quando gli ormoni cambiano continuamente?
*Dati conservati in archivio e disponibili su richiesta; per riceverne una copia contattare il proprio referente di zona Medtronic